Tra orizzonti e cantine Songtext
von Lennon Kelly
Tra orizzonti e cantine Songtext
Pioggia, luna e fango, la notte regola
Il giorno perso fugge e fuggendo infervora
Infervora morali e rende onore a chi ha fatto la storia
I maggiori interpreti della memoria
Ed ascolto attento l′anziano accanto a me
Nel tavolo di legno tra la pida, al chèrti e be
Trasformo la modernità in un sogno sublime
Chi ha vissuto con orgoglio tra orizzonti e cantine
E accetterai le faccende losche
Credendo che un uomo di fede possa essere un uomo conforme
E crederai alle favole giuste
Scoprendo che il marcio non sta nella merda ma sta nelle mosche
Ogni tradizione e usanza eterna regola
Tagliare il ponte del tempo tornare alla vita di tanti fa
Il ricordo e la rabbia sul podio a gioire
Come se non ci fosse un domani
Brindando alla nostre salute, sudati, ballando e battendo le mani
Ogni tuo sorriso rende il tempo qualcosa d'immenso
Tu che tagli il sottile filo del mio ordinario schema moderno
Ritornare alle nostre radici con slancio sfiorando la normalità
E accetterai le faccende losche
Credendo che un uomo di fede possa essere un uomo conforme
E crederai alle favole giuste
Scoprendo che il marcio non sta nella merda ma sta nelle mosche
La brezza lungo il fiume ed un fuoco debole
Leggende, il Mazapégul e fòli da cantè
E mettersi nei panni di chi non vivrà mai questa luna
Sotto un cielo che parla da solo e le stelle a darci buona fortuna
E accetterai le faccende losche
Credendo che un uomo di fede possa essere un uomo conforme
E crederai alle favole giuste
Scoprendo che il marcio non sta nella merda ma sta nelle mosche
E accetterai le faccende losche
Credendo che un uomo di fede possa essere un uomo conforme
E crederai alle favole giuste
Scoprendo che il marcio non sta nella merda ma sta nelle mosche
Il giorno perso fugge e fuggendo infervora
Infervora morali e rende onore a chi ha fatto la storia
I maggiori interpreti della memoria
Ed ascolto attento l′anziano accanto a me
Nel tavolo di legno tra la pida, al chèrti e be
Trasformo la modernità in un sogno sublime
Chi ha vissuto con orgoglio tra orizzonti e cantine
E accetterai le faccende losche
Credendo che un uomo di fede possa essere un uomo conforme
E crederai alle favole giuste
Scoprendo che il marcio non sta nella merda ma sta nelle mosche
Ogni tradizione e usanza eterna regola
Tagliare il ponte del tempo tornare alla vita di tanti fa
Il ricordo e la rabbia sul podio a gioire
Come se non ci fosse un domani
Brindando alla nostre salute, sudati, ballando e battendo le mani
Ogni tuo sorriso rende il tempo qualcosa d'immenso
Tu che tagli il sottile filo del mio ordinario schema moderno
Ritornare alle nostre radici con slancio sfiorando la normalità
E accetterai le faccende losche
Credendo che un uomo di fede possa essere un uomo conforme
E crederai alle favole giuste
Scoprendo che il marcio non sta nella merda ma sta nelle mosche
La brezza lungo il fiume ed un fuoco debole
Leggende, il Mazapégul e fòli da cantè
E mettersi nei panni di chi non vivrà mai questa luna
Sotto un cielo che parla da solo e le stelle a darci buona fortuna
E accetterai le faccende losche
Credendo che un uomo di fede possa essere un uomo conforme
E crederai alle favole giuste
Scoprendo che il marcio non sta nella merda ma sta nelle mosche
E accetterai le faccende losche
Credendo che un uomo di fede possa essere un uomo conforme
E crederai alle favole giuste
Scoprendo che il marcio non sta nella merda ma sta nelle mosche
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